SHAKESPEARE DISCENDEVA DAI BARDI? In un libro nuove teorie sul Castello dell'Imperatore
il Tirreno — 18 agosto 2001 pagina -1 sezione: PRATO
PRATO. Studiare le discendenze dei personaggi storici, scoprire negli stemmi delle antiche casate i nomi dei più grandi personaggi della storia. C'è tutto un mondo dietro un nome, fatto di lunghi rami genealogici e di simboli. Così dal libro «Federico II e il Graal: della rosa fronzuta sarò pellegrino», scritto dalla principessa Yasmin von Hohenstaufen Aprilis di Lanslebourg Hoenzollern, emergono ipotesi sulla costruzione del Castello di Prato o sullo stemma di William Shakespeare. Si tratta di dati ricavati da un archivio federiciano ereditato dalla Principessa e rimasto «congelato» in Russia durante la guerra fredda. Dal libro emerge l'anamnesi della dinastia di Federico II legata al Graal, ma anche alcuni dati sul Castello di Prato, che sarebbe stato eretto ai piedi dell'antico colle dove la tradizione preromana collocava la dea Isthar; la Venere Genitrice. L'opera attribuisce a Re Enzo, figlio di Federico II, la costruzione del portale, voluto per ragioni scaramantiche, visto che la profezia vaticinava la morte dell'imperatore «sub flore», vicino a Firenze. Altro dato che interessa il territorio pratese, la discendeza, secondo lo studio della Principessa, di William Shakespeare dai Bardi. Famiglia di banchieri fiorentini che come noto ebeero nel Rinascimento la contea di Vernio. Il libro, pubblicato dall'European Council of Princes, è possibile ordinarlo al sito www.federicoii.wide.it. (pa. pug.)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento