sabato 31 ottobre 2009

Corte di Giustizia Europea equipara Consiglio di Stato febb08 a sentenza giurisdizionale.

Al Presidente Regione Marche, Al Procuratore Capo Ancona ,al Procuratore Capo Aquila.
Qui richiamando telegramma del 4.8.09 e telegramma del 22.10.09 al Presidente Regione Marche , avendo La Corte di Giustizia Europea ritenuto sostanzialmente equiparabile a sentenza giurisdizionale, il parere del Consiglio di Stato del febbraio 08 ,che inficia , ritendendolo inefficace e provvisorio, opinabile e meramente endoprocedimentale ,il parere del CTS , opposto dalla Regione Marche , per eludere le proprie responsabilità e inadempienze, errori plurimi dodicennali,travisamenti,deviazione ed eccessi , abusi di potere,ne discende l'obbligo hic et nunc da parte della Regione, senza alcun indugio ,ad ottemperare alle proprie inadempienze , onde non discenda reato di dolo nel persistere nei propri errori, depistando anche con estenuanti rimandi , travisamenti, i propri obblighi nei confronti della ristrutturazione del Castello Hohenstaufen ,i cui fondi di due miliardi stanziati dallo Stato nel 1998 ,sono svaniti nel nulla.Ad oggi, nemmeno davanti al giudice dssa Silvsetrini, La regione ha inteso rispondere , per spiegare che uso ne abbia fatto, salvo in modo ridicolo e temerario ,invitare la proprietà a ristrutturare a proprie spese, anticipando i fondi che poi avrebbe ristorato attraverso le banche, con il rischio di aggiungere poi la proprietà, all'elenco dei beffati anticipatari, che SI SONO COSTITUITI IN COMITATO, rincorsi da sequestri delle case dalle banche , a causa della inadempienza della regione che ,allo scadere delle date ha revocato la delibera degli impegni assunti con oltre trenta anticipatari, e le banche.Lo scriteriato operare ha portato a circa quattro milioni di euro i danni procurati da dodicennale omissione e inadempienza, errori.A tal fine, ai sensi norme ed eccezioni della tutela cautelare ,voglia il Presidente della regione e Procure della Repubblica decretare l'immininente ristrutturazione,onde scongiurare una distruzione irreversibile di un patrimonio unico storico , architettonico ed artistico che risale al foedus romano della domus Alpheim neroniana con dipinti di Fabullus,all'avita Abbazia cistercense dell'imperatrice Ageltrude , connessa a Rambona , alla successiva fortezza della Duchessa di Urslingen che allattò Federico II nel Castello chiamato Hohenstaufen , in memoria di tali eventi nel borgo di Alfi di Fiordimonte, all'epoca territorio umbro del Ducato di Spoleto e successivamente cuore dell'esperienze pittoriche di Raffaello, residenza mecenatica di Lucrezia Borgia , figlia del Papa Borgia ,il cui ambasciatore era il Principe Alessandro Macedonio che dimorò in tale dimora, come testimona la chiesa ,recante ancora lo stemma dei Borgia e quello dei duchi Macedonio nell'archivio dei pastorali.

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