Cassazione .pen 1 sezione 41551
Alcuni giornalisti Ucle, avevano usato l'espressione in realta' alludendo al Conte Tito Merenda autore con i suoi compagni di lavoro, di una ricostruzione a rischio , quale segretario del Vescovo di Forlimpopoli, dopo il sisma.Ma la Regione Marche, nonostante errori, inadempienze, omissioni riconosciute persino dal Pm Pallucchini ritenne querelare l'Ucle , fraintendendo l'espressione e riferendola agli amici di Pacciani.Oggi la Cassazione pone rimedio escludendo che l'espressione sia offensiva in quanto legittima critica all'operato di amministratori pubblici e politici.
CASSAZIONE: SI PUO' DARE DEL 'COMPAGNO DI MERENDE' AL POLITICO CHE TRAMA CONTRO
29-10-2009 - 14:22
Cronaca
ott. (Adnkronos) - Si puo' dare del 'compagno di merende' all'avversario politico che trama contro attraverso "attivita' illecite". Lo sancisce la Cassazione (prima sezione penale, sentenza 41551) secondo la quale l'espressione in questione, diventata famosa dopo i delitti del mostro di Firenze, pur essendo "pesante" puo' rientrare nel "legittimo diritto di critica".
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