lunedì 13 luglio 2009

Sisma Marche 97-Ad oggi nulla di fatto -Fiordimonte Castello Hohenstaufen



il Comune di Fiordimonte e la Regione Marche hanno violato per 12 anni l'ordinanza pericolosita' verso terzi,emanando decreti illegittimi e multe arbitraree, nonostante plurime omissioni pluriennalie nonostante consapevoli che l'ordinanza pericolosita' verso terzi, sempre sollecitata anche per la muraglia,chiesa cappella, rimessa colonne ed edifici sulla strada , sia di loro competenza . Paradossale che sia stato emanato un decreto di agibilita' dal Com e che nonostante esposti e telegrammi denunce al Commissario Straordinario, costui abbia sempredichiarato corretto l'operato del Com e della regione, difendendoli anche promuovendo querela.Ma sono gli stessi VVFF a smentire il Commissario Sgtraordinario ed il Comune che nel prot. 99/o7 ammette che La Regione Marche ha arbitrariamente estrapolato l'80 dall'81 benchè unicum come ammette lo stesso CTU del Tribunale di Palestrina arch Bausano.



Comunicato Ucle
"La regione Marche dichiara che non ha strumenti idonei per le verifiche statiche" :e'quanto denuncia Maria Conti , ex consigliere del Comune di Fiordimonte, citando le norme che obbligano la regione ad effettuare controlli in tutte le fasi della ricostruzione.La stessa ,come ci ha documentato, rivolgendosi piu' volte al Comune e all'amministrazione,,anche per le sue proprieta' si vede rispondere "che sono impossibilitati a verificare"!
Ucle -Centro Internazionale della Pace di Fiordimonte denuncia che da 12 anni la regione Marche e'in
palese violazione
ed
inadempienza di tutti i commi della Delibera Regionale 169/PR/LPU del
31/I/2000,direttive per l'approvazione di progetti e verifiche in corso
d'opera
sugli interventi dicui agli artt 3, 4 della Legge 61/98, nonche'
direttiva
Giunta Presidente Regionale prot. 30/253/UR del 1/febbraio/2000,
recante violazione delle norme in materia Ricostruzione post-sisma,
pubblicato sul BUR ed Straordinaria n3del 9 Febbraio 2000, da cui si
evince che era onere della Regione effettuare in tempo debito ogni opportuno
controllo qualitativo e quantitavo sulla ricostruzione.Visto che, come denuncia la stessa ex consigliere di Fiordimonte, Maria Conti,anche per le sue proprieta' private a Fiordimonte, la stessa ,sollecitando Verifiche Statiche, si e' vista rispondere dal Comune e dalle Amministrazioni che non hanno strumenti idonei per effettuarle. Ci si chiede come possano rilasciare attestati di sicurezza ed idoneita' se non hanno nemmeno idonei strumenti per verificare, visto che spetta a loro , ai sensi legge , tale controllo.Nonostante
fosse loro onere, comunque la proprieta' pedissequamente e
quotidianamente
ha
protestato invano , unitamente al proprio perito Arch Pelliccioni che
invano
eccepiva fossero verbalizzate le sue controdeduzioni , nei sopralluoghi .Idem per il Castello Hohenstaufen ,poiche' e' scaturitoche erano fasullele dichiarazioni di stabilita' e sicurezza del Com , smantellate dai
VVFF del 5 ottobre 2005, Vigili del fuoco chiamati dalla proprieta'del Castello Hohenstaufen .
Visto
che le dichiarazioni di stabilita' e sicurezza del Com ,
ratificate dalla stessa Regione ,a distanza di pochi giorni, furono
smantellate dai VVFF chiamati dai Periti di parte del Castello che
emanarono
una pericolosita'totale, INGIUNGENDO AL COMUNE DI PROVVEDERE ALLA
PERICOLOSITA'
PUBBLICA E Privata! Migliaia di denunce e telegrammi erano stati ,da un
decennio, emanati dall'Ucle per denunciare omissioni pluriennali di
ordinanze
pericolosita' verso terzi e la scissione dolosa dell'unicum strutturale
80/81 ,
con la conclusione che il Castello crolla sulla casa del Guardiano.
Vien
fuori
che il Comune nel prot. 99/07 ammette che "erroneamente", nonostante
regolare
domanda ,la regione ha estrapolatol'80dall'81, mentre la sentenza del
Consiglio
di Stato del febbraio08 smantella quale decisum il parere del Com e CTS
,
quale
endoprocedimentale,provvisorio,opinabile, negando ogni prescrizione che
impone
alla regione di provvedere.Visto che proprio la violazione dell'unicum
strutturale ,invocato dall'architetto di parte Pelliccioni ,e' stato
deliberatamente violato, come ratifica lo stesso architetto Bausano del
CTU
di Palestrina e lo stesso Comune, rendendo impossibile usufruire del
malristrutturato edificio del guardiano 81,non accessibile ,proprio
perche' su
di esso crolla l'unicum Castello 80.
Visto che comunque trattasi di ricostruzione a rischio, in quanto
secondo
i
periti e lo stesso arch Bausano il tetto grava sproporzionatamente su
mura
e
nulla scongiura che di fronte ad eventuale sisma della portata di
quello
Abruzzese ,l'edificio possa sbriciolarsi come una torta farcita.Visto che
dalle dichiarazioni del 2000 dell'Ordine architetti, Ingegneri di Mc
emerge
che , pur di abbassare il bonus contributo, sono stati estrapolati dalla ristrutturazione sottotetti, seminterrati ed interrati, attraverso un a
errata
interpretazione delle norme 61/98 , mediante arbitrario ricorso a
livelli
danni
,non previsti dalla legge 61.
Visto che l'opposta replica della regione Marche che respinge tali
critiche
dell'ordine architetti, e' nulla in quanto si appella alla ratifica del
CTS ritenuta dal Consiglio di Stato non decisum, ma endoprocedimentale,
provvisoria.
Visto che la revoca della residenza e' stata illegittima,per violata
procedura
(non si puo' revocare la residenza, in base alla telefonata di
sconosciuti,
ma
solo per raccomandata e scritto della interessata ,mai inviata al
comune.)
e
che pertanto ad ogni effetto e' da ritenersi ancora valida la richiesta
residenza inoltrata il 28 agosto del 1997 , ossia prima del sisma.

Il parere dell'ufficio di Barberi,Viceministro Protezione Civile ,
>autorizzava comunque l'Ucle
ad
ususfruire del bonus contributo autonoma sistemazione.

Visto che tali errorri hanno condizionato tutte le prospettive esistenziali
e
progettuali , stravolgendo dolorosamente
attivita' connesse al Castello, tra cui il centro Internazionale della Pace, con danni da Enciclopedia del dissesto.
Voglia il giudice
nelle more del giudizio, che si profila come iniquo attardarsi di
legittimo
ristoro e riparazione del danno patrimoniale, morale , esistenziale,
psicologico ed immagine,dell'Ucle, ed e' vissuto come ulteriore rappresaglia ,
dopo
una
attesa che si profila essa stessa come ulteriore pena, predisporre
erogazione
provvisoria di una somma ,secondo equita' e serena valutazione,onde
rifocillare momentaneamente L'Ucle gia' vittima di abusi di potere ed
inadempienze, omissioni dell'Amministrazione
In fede uff stampa
(coordinatore internazionale Ucert Ucle )

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